Europa nel Contesto Finanziario Globale: Prospettive Brillanti per il 2024

EUROPA NEL CONTESTO FINANZIARIO GLOBALE

Europa nel Contesto Finanziario Globale

Esploriamo il panorama finanziario globale, con un focus particolare sull’Europa, e le iniziative che stanno guidando la sua ripresa economica.

Il panorama economico dell’Europa

L’Europa, nel contesto finanziario globale, si distingue per il suo solido impegno nel promuovere la ricerca e l’innovazione. Infatti, l’Unione Europea ha lanciato il programma Horizon Europe con un budget di €95.5 miliardi per il periodo 2021-2027, rendendolo il programma di ricerca e innovazione più grande mai realizzato nell’UE (EEAS).

Horizon Europe ha l’obiettivo di rafforzare la base scientifica e tecnologica dell’UE, migliorare la competitività industriale e affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, la salute e la digitalizzazione (EEAS).

Inoltre, l’UE ha implementato diverse misure per mitigare l’impatto economico della pandemia COVID-19, inclusa la creazione del fondo di recupero Next Generation EU. Questo fondo consiste in €750 miliardi di sovvenzioni e prestiti per gli Stati membri per supportare il loro recupero economico e promuovere la resilienza (Source).

Le iniziative per la ripresa economica

Nel quadro delle iniziative per la ripresa economica, la Banca Centrale Europea (BCE) ha mantenuto un atteggiamento di politica monetaria accomodante per sostenere l’attività economica e garantire la stabilità dei prezzi. Questo include tassi di interesse bassi e acquisti di attività attraverso il Programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP) (Source).

L’UE mira a proteggere i diritti fondamentali e le libertà dei suoi cittadini e a difenderli da minacce esistenti ed emergenti. La regola del diritto è vista come fondamentale per proteggere questi valori e deve essere rispettata da tutti gli Stati membri e dall’UE (Source).

Inoltre, l’UE cerca di sviluppare una solida base economica per migliorare la competitività, la prosperità e l’influenza globale. Ciò include l’approfondimento dell’Unione Economica e Monetaria, il completamento dell’Unione Bancaria e dei Mercati dei Capitali, e il rafforzamento del ruolo internazionale dell’euro. L’UE mira anche a rafforzare il Mercato Unico, affrontare la rivoluzione digitale e garantire una tassazione equa ed efficace (Source).

Le iniziative per la ripresa economica dell’UE, insieme alle sue prospettive per il 2024, mostrano un impegno profondo verso la resilienza e l’innovazione. Questi sforzi, se ben gestiti, potrebbero posizionare l’Europa come una forza leader nel panorama finanziario globale.

Prospettive per il 2024

In questo contesto di incertezza provocata dalla crisi economica, è fondamentale tenere in considerazione le previsioni e le prospettive previste per il 2024.

Proiezioni di crescita del PIL

Secondo le previsioni della Commissione Europea, l’Unione Europea (UE) dovrebbe sperimentare una moderata ripresa nei prossimi anni. Si prevede una crescita del PIL dell’UE dello 0,6% nel 2023, dell’1,3% nel 2024 e dell’1,7% nel 2025. Allo stesso modo, per l’area dell’euro si prevedono tassi di crescita del PIL dello 0,6% nel 2023, dell’1,2% nel 2024 e dell’1,6% nel 2025.(European Commission).

Inflazione e politica monetaria

L’inflazione dovrebbe diminuire sia nell’UE che nell’area dell’euro. L’inflazione generale nell’UE dovrebbe diminuire dal 6,5% nel 2023 al 3,5% nel 2024 e al 2,4% nel 2025. Nell’area dell’euro, si prevede che cali dal 5,6% nel 2023 al 3,2% nel 2024 e al 2,2% nel 2025 (European Commission).

In risposta a queste proiezioni, la Banca Centrale Europea (BCE) ha aumentato i tassi di interesse di 0,75 punti percentuali nel suo incontro del Consiglio Direttivo per garantire il ritorno dell’inflazione al suo obiettivo a medio termine del 2%. La BCE rivaluterà regolarmente il suo percorso politico in base alle informazioni in arrivo e all’evoluzione delle previsioni sull’inflazione. I rischi per le previsioni di inflazione sono principalmente al rialzo (ECB).

Deficit di bilancio e debito pubblico

Il disavanzo generale del governo dell’UE dovrebbe diminuire leggermente nel 2023, al 3,2% del PIL, e poi continuare a diminuire al 2,8% nel 2024 e al 2,7% nel 2025. Tuttavia, si prevede che tassi di interesse più elevati peseranno sulle finanze pubbliche più che in passato, dirottando risorse da altre priorità. Il rapporto debito/PIL dell’UE dovrebbe scendere all’83% nel 2023 a causa dell’inflazione, ma si prevede che si stabilizzi in gran parte a un livello superiore al 79% nel 2024 e nel 2025 (European Commission).

Per maggiori dettagli sulle prospettive finanziarie per il 2024, potete consultare il nostro articolo prospettive finanziarie 2024: evoluzione post-crisi del 2023.

L’Unione Bancaria Europea

L’Unione Bancaria Europea rappresenta un elemento cruciale nel contesto finanziario europeo. Questo settore ha mostrato significativi progressi, ma allo stesso tempo presenta dei rischi per la stabilità finanziaria che meritano attenzione.

I progressi nel completamento dell’Unione Bancaria

L’Unione Bancaria sta compiendo progressi significativi, tuttavia, l’assenza di un comune sistema di assicurazione sui depositi rappresenta un ostacolo al suo completamento. Questo rappresenta un elemento chiave per facilitare la politica monetaria e affrontare una possibile frammentazione nell’area dell’euro. Il completamento dell’Unione Bancaria è necessario per il raggiungimento di una vera e propria Unione Economica e Monetaria (ECB).

I rischi per la stabilità finanziaria

Le condizioni di stabilità finanziaria nell’area dell’euro si sono deteriorate nel 2022 a causa dell’aumento dell’inflazione, del peggioramento delle prospettive economiche e del restringimento delle condizioni di finanziamento. Le vulnerabilità sono aumentate sia nel settore non finanziario che nel settore finanziario non bancario, mentre le vulnerabilità sistemiche nel settore bancario sono valutate come moderate (ECB).

La crescente instabilità dei mercati immobiliari residenziali dell’area euro è motivo di preoccupazione, con incessanti aumenti dei prezzi e un vivace aumento dei prestiti ipotecari (ECB). Le aziende dell’area euro, in particolare quelle con livelli elevati di debito, redditi modesti e bassi rapporti di copertura degli interessi, possono affrontare sfide in un rallentamento economico più marcato, soprattutto considerando che i costi di servizio del debito più elevati e l’aumento delle insolvenze aziendali stanno già influenzando la loro capacità di servizio del debito (ECB).

Le famiglie dell’area euro, in particolare quelle con redditi più bassi e nei paesi con prestiti prevalentemente a tasso variabile, sono messe alla prova da tassi di interesse più elevati. I costi del servizio del debito più elevati stanno iniziando a influenzare le famiglie, soprattutto nei paesi in cui la quota di prestiti a tasso variabile è storicamente alta (ECB).

In conclusione, il contesto finanziario europeo presenta sia progressi che rischi. L’Unione Bancaria Europea sta compiendo passi avanti, ma la stabilità finanziaria presenta ancora delle sfide. Pertanto, è necessario affrontare queste questioni in modo proattivo per garantire un futuro finanziario solido e stabile.

Sfide e Opportunità per il Futuro

Looking ahead, l’Europa si trova di fronte a una serie di sfide e opportunità che potrebbero plasmare il suo contesto finanziario globale nel 2024.

Sfide demografiche e produttività

L’Europa sta affrontando una serie di sfide demografiche, tra cui una popolazione invecchiante e un calo dei tassi di partecipazione alla forza lavoro. Questi fattori potrebbero influire sulla crescita economica a lungo termine e sulla sostenibilità dei sistemi di welfare sociale, sottolineando la necessità di riforme strutturali e politiche mirate per affrontare questi problemi (Source).

Inoltre, l’Europa sta affrontando una crescita della produttività bassa. Questo, unito a vincoli di offerta di lavoro, frammentazione geoeconomica e gli effetti del cambiamento climatico, richiede agli stati di creare economie più flessibili e adattabili, mantenere ammortizzatori fiscali, affrontare preventivamente lo stress finanziario, e implementare politiche strutturali per affrontare le cicatrici lasciate dalla recente crisi e migliorare la crescita della produttività (IMF).

Opportunità di investimento e innovazione

Nonostante le sfide, l’Europa offre anche molte opportunità di investimento e innovazione. Horizon Europe, ad esempio, mira a rafforzare la base scientifica e tecnologica dell’UE, migliorare la competitività industriale e affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, la salute e la digitalizzazione (EEAS).

Il piano strategico di Horizon Europe per il 2021-2024 si concentra su cinque orientamenti strategici: promuovere un’autonomia strategica aperta, promuovere le transizioni verdi e digitali dell’UE, sostenere la ripresa economica e la resilienza, promuovere la competitività industriale e rafforzare l’Area europea della ricerca (EEAS).

Inoltre, l’UE mira a sviluppare una solida base economica per migliorare la competitività, la prosperità e l’influenza globale. Ciò include l’approfondimento dell’Unione economica e monetaria, il completamento dell’Unione bancaria e dei mercati dei capitali, e il rafforzamento del ruolo internazionale dell’euro. L’UE mira inoltre a rafforzare il mercato unico, affrontare la rivoluzione digitale e garantire una tassazione equa ed efficace (Source).

Per ottenere un quadro più completo delle prospettive finanziarie per il 2024, esplorate il nostro articolo su prospettive finanziarie 2024: evoluzione post-crisi del 2023..

La Risposta dell’UE alla Crisi Energetica

L’Europa ha affrontato una grave crisi energetica, che ha messo a dura prova l’economia dell’Unione. Tuttavia, l’UE ha saputo rispondere efficacemente grazie alla rapida diversificazione della fornitura e a una significativa riduzione del consumo.

Diversificazione della Fornitura Energetica

La crisi energetica ha spinto l’UE a diversificare rapidamente la sua fornitura. Questo ha permesso alla regione di superare la crisi senza subire interruzioni significative nella fornitura di energia. I livelli di stoccaggio del gas sono a livelli confortevoli e i rischi di carenze durante il prossimo inverno sono notevolmente ridotti (European Commission). La situazione ha dimostrato la resilienza dell’Europa di fronte a sfide energetiche e ha posto le basi per una maggiore sicurezza energetica nel futuro. Per una più dettagliata analisi delle dinamiche del mercato energetico europeo, si può consultare il nostro articolo sul settore energetico: resilienza e crescita dopo il 2023.

L’Impatto dei Prezzi dell’Energia sull’Economia

La crisi energetica ha avuto un impatto significativo sull’economia dell’area euro. L’inflazione è a livelli record, con i prezzi dell’energia che ne sono il principale driver, e si prevede che resterà inaccettabilmente alta nel 2022, 2023 e 2024 (ECB). Questo ha messo pressione sui bilanci delle famiglie, in particolare quelle con redditi più bassi e nei paesi con prestiti a tasso variabile. I crescenti costi del servizio del debito stanno iniziando a impattare le famiglie, specialmente in paesi dove la quota di prestiti a tasso variabile è storicamente alta (ECB).

Questo ha anche generato preoccupazioni per la stabilità finanziaria, con l’aumento dei rischi sia nel settore non finanziario che in quello finanziario non bancario. L’alto costo dell’energia è un’area di preoccupazione, con il potenziale per un aumento del rischio di credito bancario.

L’UE sta rispondendo a queste sfide con una serie di misure, tra cui l’approfondimento dell’Unione Economica e Monetaria, il completamento dell’Unione Bancaria e dei Mercati dei Capitali e il rafforzamento del ruolo internazionale dell’euro (Source). Queste iniziative mirano a rafforzare la base economica dell’UE per migliorare la competitività, la prosperità e l’influenza globale.

Per una panoramica più completa dell’UE nel contesto finanziario globale e le prospettive per il 2024, si può consultare il nostro articolo sulle prospettive finanziarie 2024: evoluzione post-crisi del 2023.

La Politica di Migrazione dell’UE

La politica di migrazione dell’Unione Europea rappresenta uno dei pilastri fondamentali per garantire stabilità e coesione tra gli Stati membri.

La necessità di una politica di migrazione efficace

L’UE è determinata a sviluppare una politica di migrazione completa, cooperando con i paesi di origine e di transito per combattere l’immigrazione illegale e il traffico di esseri umani e garantire rimpatri efficaci. Una politica efficace sulla migrazione e l’asilo, così come una riforma del Regolamento di Dublino, è una priorità. Questa necessità si inserisce nell’ambito più ampio dell’europa nel contesto finanziario globale: prospettive per il 2024, poiché la stabilità politica e sociale influisce direttamente sull’ambiente economico e finanziario (Source).

Le iniziative per la riforma del Regolamento di Dublino

Nell’intento di migliorare l’efficacia della politica di migrazione, l’UE si sta muovendo per riformare il Regolamento di Dublino. Questa riforma mira a creare un sistema di asilo più equo ed efficiente, in cui tutti gli Stati membri partecipano alla gestione dei flussi migratori.

La riforma del Regolamento di Dublino rappresenta una delle molte iniziative che l’UE sta intraprendendo per affrontare le sfide del futuro e costruire un’Europa più resiliente e inclusiva. Queste misure rientrano nella visione più ampia dell’europa nel contesto finanziario globale: prospettive per il 2024, dove la coesione sociale e la stabilità politica sono viste come elementi chiave per il successo economico e finanziario.

Foto di Lukasz Radziejewski